Il futuro è una proiezione: una linea che ha origine nel passato, passa attarverso il presente e si dirige verso un punto indefinito nel domani. E così anch'io, come molti di voi, ho cominciato a chiedermi come sarà questo "futuro", ma soprattutto come saremo noi.
La mia riflessione, non so come, si è ancorata sul nostro rapporto con la tecnologia. La tecnolologia è, in parte espressione, della nostra conoscenza del mondo. Ma c'è un "però": essa è creata, ed è espressione solo di chi possiede un tipo specifico di conoscenza. A tutti gli altri, me compreso, va il ruolo di "user": un ingrato destino quello di non sapere cosa stiamo davvero utilizzando.
La tecnologia può essere utile, ma il futuro non ha nulla a che vedere con essa. Essa può governare alcune nostre azioni, facilitarne altre. Ma occorre tenere in mente che NOI siamo NOI. Il nostro potere di sviluppare conoscenza deve andare oltre la tecnologia e noi, dobbiamo imparare a TRASCENDERLA. Andare OLTRE non è facile, ma questa difficile scelta ci consentirà di sviluppare un NUOVO SAPERE: il SAPERE ESSERE LIBERI e di autodeterminarci nel futuro che vorremo. La conoscenza è tale solo se genera libertà. Teniamolo a mente, e insegnamolo ai nostri figli.
